LOSPAZIO – di Marta Rebora e Diletta Nicosia
Via dei Giustiniani 33-35 R
3518234005
instagram: citofonare_lospazio
“Lo spazio” ne LOSPAZIO
Un’installazione per accogliere, per specchiarsi, per essere protagonista…
Un luogo che vive grazie alla partecipazione di chi lo frequenta, che richiede il coinvolgimento attivo, tattile e fisico delle persone che lo usano per animarsi.
L’invito è quello di interagire, di muoversi in un esercizio creativo ed istintivo, di trovare il “proprio spazio” nello spazio allestito all’interno dello studio di progettazione e fotografia di Via dei Giustiniani 33-35 con il medesimo nome “LOSPAZIO”.
Uno specchio per vedersi, per guardarsi, forse per riconoscersi all’interno di un luogo che ha le sembianze di un bagno ma non è un bagno, che sembra una stanza ma non ha pareti e che, attraverso la fotografia del singolo visitatore, diventerà quello che la sua inquadratura ha deciso.
Sentirsi liberi, creativi e, soprattutto, divertirsi ed interpretare, sono gli obiettivi dell’installazione.
Elementi d’arredo, artistici e rivestimenti, uniti da un’esposizione che vuole essere uno scheletro per dare voce a materiali che ogni giorno si utilizzano in cantiere.
Strutture in ferro, sacchi di malta, reti elettrosaldate, pannelli in osb e mattoni in cemento, con l’obiettivo di dare visibilità anche a ciò che è fondamentale per la costruzione ma che solitamente scompare a lavorazioni terminate.
Gli elementi esposti, scelti con cura e coerenza stilistica, raccontano la ricerca, il processo di selezione, la capacità di andare oltre, di inquadrare ed interpretare, abilità che accomunano i lavori “creativi ma concreti”, come quello dell’architettura e della fotografia.
Scelte costanti di forme, di dimensioni, di materia, estetiche, di luce, di prospettiva coniugate alla spontaneità e all’immediatezza per dare risalto alle sensazioni.
La spontaneità di un selfie, un gesto che ormai è entrato a far parte del linguaggio fotografico, per interpretare uno spazio.
Più di un autoritratto, il selfie è una forma di espressione totalmente personale che permette di mettersi in gioco, chiedendo di guardarsi ancor prima di scattare una foto.
Potrebbe sembrare poco, ma in realtà è fondamentale la scoperta che permette di autoritrarsi mentre ci si guarda nello schermo, con una corretta inquadratura, una buona messa a fuoco e una distanza massima, fissa, quella della lunghezza del nostro braccio.
E quale posto migliore di un bagno?
Da luogo intimo e privato, il bagno è diventato la stanza più fotografata del mondo.
Secondo uno studio, solo negli Stati Uniti, ogni due minuti si pubblicano più selfie in bagno di quante fotografie siano state scattate nel XIX secolo. I cosiddetti “bathroom selfie” che diventano virali e si ritagliano uno spazio esclusivo nel linguaggio social comune.
Ed è proprio nel nostro “bagno NON bagno” in questo “SPAZIO nello SPAZIO” che vi chiediamo quindi di mettervi in gioco, di specchiarvi ed usare il vostro smartphone per ritrarvi, divertirvi e portare via o condividere una parte di voi.